martedì 1 marzo 2016

Le confidenze dei figli

Le confidenze dei figli vanno prese quando arrivano. Colte al volo. Sono treni che passano e non devi farteli scappare. Sono brevi apparizioni alle quali ti viene data l'opportunità di assistere. Sono una porta che si apre di un piccolo spiraglio e solo per un breve magico momento.
Perché le confidenze non arrivano mai in seguito a domande come “C'è qualcosa che non va?” o “Va tutto bene?”. Le confidenze rifuggono dalle risposte, non è il loro luogo ideale. Si nascondono in frasi che iniziano da chissà quale argomento o in incisi di discorsi normali. Arrivano quando vogliono, quando meno te lo aspetti, quando non sembrerebbe neanche essere il momento giusto.
L'unica cosa che possiamo fare è farsi trovare pronti. Che sia mattina presto, che sia tarda notte, che si stia uscendo di corsa, che si stia mangiando, che si abbia la testa piena di pensieri o assolutamente vuota, che si aspettasse quel momento in chissà quale altra forma.
Da figlio posso confermare come sia assolutamente vero che le confidenze vadano prese quando arrivano. L'essere sempre stato poco loquace come figlio mi ha dato la consapevolezza di non aspettare risposte dirette e immediate alle mie domande e la certezza di dover stare solo pronto ad ascoltare.
Perché le confidenze dei figli vanno prese quando arrivano.

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