martedì 20 maggio 2014

Liebster Award: un premio per BABBOnline

E' arrivato inaspettato un premio per BABBOnline, si tratta del:
Liebster Award
Ringrazio Giada di MammaCheVita che mi ha premiato e passo subito alle regole da seguire per poter partecipare a questa premiazione: 
1. Ringraziare e mettere il collegamento al sito dell'autore che ti ha assegnato il premio;
2. Rispondere alle dieci domande poste da chi ti ha nominato; 
3. Nominare a tua volta 10 blog (io intendo sempre massimo 10 blog);
4. Proporre ai nominati dieci domande a cui dovranno rispondere;
5. Comunicare ai nominati la candidatura.

Ecco le mie risposte alle domande di Giada: 
1.Da cosa è nata l'idea di aprire un blog?
L’idea è nata dopo aver scritto una mail a un mio amico che vive all'estero, papà di due bambini, nella quale raccontavo la mia esperienza di padre. Ho pensato che potevo creare un luogo in Rete dove avere un confronto sulla paternità. I papà di oggi non hanno punti di riferimento, non possono guardarsi indietro perché il modello che viene dai loro padri è completamente diverso e di fronte hanno un terreno completamente inesplorato.   
2.Che cos'è per te il tuo blog?
Per me è come se fosse una stanza della mia casa che lascio sempre aperta agli ospiti. Il tono varia, alcuni post sono più allegri, altri fanno ridere, altri ancora sono più riflessivi alcuni anche un po’ tristi. Ma così è anche la vita, non potrebbe essere altrimenti. Ho voluto un blog che rispecchiasse quello che provo e, quindi, trova spazio tutto lo spettro delle emozioni.
3.Perché ti piace essere un genitore blogger?
Mi piace molto la possibilità di confronto che c'è in Rete. Un blog si può leggere saltuariamente, passarci una sola volta, voler lasciare un commento e nel migliore dei casi rimanere collegati per essere aggiornati. Ognuno sceglie la modalità che preferisce sulla base dell’interesse suscitato. 
Sono sempre molto curioso di leggere i commenti che qualcuno mi lascia e cerco sempre di rispondere. E' uno stimolo in più ad andare avanti.
4.Cosa pensi che diranno i tuoi figli quando da grandi capiranno ciò che oggi racconti di loro?
In realtà più che parlare di loro, penso che nel mio caso sia più corretto dire che parlo di me stesso, attraverso le esperienze che ho con mia figlia. Il mio non è il classico diario digitale, non utilizzo foto mie o di mia figlia, se non pezzetti non identificabili. Non è un blog sulla mia famiglia.
Mi ha fatto riflettere il post di un altro papà ed effettivamente, come lui, potrei dire che scrivo principalmente per mia figlia. Adesso ha solo 4 anni ma in futuro le servirà per leggere tutte le sensazioni, le idee e le esperienze del suo babbo.
5.Cos'è per te essere genitore?
Credo che essere genitore significhi principalmente impegno nella crescita dei propri figli. Penso che dal “mettere al mondo” un’altra persona implichi necessariamente un’assunzione di responsabilità.   
6.Come ti immaginavi la tua vita da mamma/papà?
Da un lato la immaginavo meno impegnativa e stancante, anche dal punto di vista fisico. Dall’altro, e questo è l’elemento più importante, non immaginavo che fosse così entusiasmante, totalizzante ed emotivamente così forte. Non credevo che avere un figlio smuovesse sentimenti così intensi anche da cose apparentemente banali come vederli ridere o guardarli mentre dormono.
7.Com'è la tua vita da mamma/papà?
La mia vita da papà è fatta principalmente di quotidianità, credo che vivere il quotidiano insieme abbia una grande importanza per conoscersi e acquisire quella confidenza necessaria in un rapporto tra genitori e figli.   
8.Come vorresti la tua vita da mamma/papà?
Vorrei riuscire a ritagliarmi spazi dedicati alla mia famiglia. Mia moglie ed io amiamo viaggiare e abbiamo cercato di proseguire anche con nostra figlia, ovviamente rimodulando le mete sulle nuove esigenze della famiglia. Un mio sogno è di poter prendere un “anno sabbatico” quando mia figlia sarà più grande per fare un lungo viaggio tutti insieme.       
9.Cosa avresti voluto fare da grande?
Ho sempre avuto particolare sensibilità sui temi sociali, ricordo che da piccolo organizzai alle elementari una raccolta Unicef per la scuola. Complici anche le trasmissioni di approfondimento di diversi anni fa, mi sarebbe piaciuto fare il giornalista d’inchiesta o viaggiare raccontando le mie esperienze. Il mio amore per i libri e per la scrittura continua anche oggi e il blog ne è un esempio.  
10.Mi sapresti dire una cosa che cambieresti del tuo essere mamma/papà?
Vorrei riuscire ad affrontare con maggior leggerezza alcuni aspetti del mio essere papà.  

Adesso passo alle mie nomination. Nessuno si senta in obbligo, va preso come un gioco e un modo per farsi conoscere un po' di più.
2. Squabus
 
Le mie 10 domande alle quali i candidati devono rispondere sono: 
1. Quale post rappresenta meglio il tuo blog?
2. A quale post del tuo blog sei più affezionato/a?
3. Se fossi costretto/a a cambiare il nome del tuo blog, come lo chiameresti?
4. Tra quelli che ad oggi non leggono il tuo blog, o non hai la certezza che lo facciano, chi vorresti diventasse un tuo lettore?
5. Chi sceglieresti per scrivere un post a “quattro mani”?
6. Quale canzone sceglieresti per rappresentare il tuo blog?
7. Quale libro sceglieresti per rappresentare il tuo blog?
8. Quale film sceglieresti per rappresentare il tuo blog?
9. Cosa pensa il/la vostro/a compagno/a del blog?
10. Se qualcuno vi dicesse che vuole aprire un blog, quali consigli gli/le daresti?

8 commenti:

  1. Bellissime le tue risposte! Devi davvero essere un papà eccezionale ! :*

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  2. Tu sai che combinerò il solito pasticcio con questo premio, vero? ;)
    E che mi piacciono un sacco le tue domande ... ci proverò. Intanto grazie del pensiero!

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  3. Complimenti a Babbonline e complimenti a chi ha ideato questa inziativa! Resto sempre sorpresa da tutta questa creatività e voglia di mettersi in gioco!

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    1. Non sorprenderti, è uno degli aspetti positivi del "fare rete" ;)

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  4. Ciao babbo e grazie per la nomination.
    Perdona il ritardo, ma ultimamente latito un po' dal blog.
    Mi piace il fatto che le tue domande siano blog-mirate e non genitore-mirate, e anche io come te credo che lo spazio blog, almeno per come lo vivo io sia uno spazio in cui poter parlare più di se stessi che del ruolo di genitori, che non se ne può davvero più. Non so se avrò modo di rispondere alle tue domande, perchè sono un po' in andamento abbandono. Ma potrebbe anche essere uno spunto per un nuovo inizio. chissà.
    Grazie ancora e a presto!

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